Bonus transizione 4.0 fino al 2022
La camera approva la proroga delle agevolazioni per altri due anni
Il Ddl. di bilancio 2021, nel testo approvato dalla Camera e giunto al Senato (A.S. 2054, art. 1 commi 1051-1064), conferma i crediti d’imposta per la c.d. “Transizione 4.0” così come previsto nella versione iniziale dello stesso Ddl.
Vengono in sostanza prorogati al 2022 e potenziati i crediti d’imposta necessari per favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale, nonché al fine di rilanciare il ciclo degli investimenti penalizzato dall’emergenza legata al COVID-19. Le disposizioni riguardano in particolare:
- il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali;
- il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative;
- il credito d’imposta per la formazione 4.0.
Con riferimento al bonus investimenti in beni strumentali, in estrema sintesi, tra le novità introdotte dalla legge di bilancio 2021 si segnalano: l’ampliamento dell’ambito oggettivo, con inclusione dei beni immateriali “ordinari”; l’applicazione della nuova disciplina già dallo scorso 16 dicembre 2020 fino al 2022; il potenziamento delle aliquote agevolative e l’incremento dell’ammontare delle spese ammissibili; la possibilità di fruire dell’agevolazione per i beni “ordinari” in un’unica quota annuale per i soggetti con ricavi/compensi inferiori a 5 milioni; l’utilizzo del credito d’imposta sin dall’anno dell’investimento e in tre quote annuali costanti; la perizia diventa asseverata per i beni “4.0” (non più semplice).
Tra le misure confermate dal Ddl. di bilancio 2021, si segnala anche la proroga al 31 dicembre 2022, senza alcuna modifica alla disciplina, del credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno.
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